1948

Luciano Bartolini nasce a Fiesole il 23 luglio

1948. Non frequenta una scuola d’arte ma

compie per un certo periodo sistematici studi

linguistici. A partire dal 1971 viaggia regolarmente

in Oriente, in particolare nell’India del

Nord e in Nepal. Nel 1973-74 esegue i primi

lavori utilizzando prevalentemente carta da

pacchi. Nel 1974 inizia la serie dei Kleenex

utilizzando carta da pacchi e Kleenex incollati

in modo da formare patterns regolari. Questa

serie di lavori porteranno nel 1975 alle Carte

paglia. La carta sarà il materiale privilegiato

di tutta l’opera bartoliniana. L’artista rivolgerà

anche i suoi interessi alla creazione di numerosi

libri d’artista: uno di questi intitolato

Sogni, ombre è particolarmente significativo

perché introduce il tema dell’ombra all’interno

del tema più generale del vedere e dell’essere

visto. Non a caso i lavori successivi sono ispirati

a un personaggio mitico come Arianna,

tessitrice di ombre, regina e custode del labirinto

di Creta. Nel 1980 trascorre l’estate nell’isola

greca di Santorini che gli suggerirà una

nuova, importante tematica: quella di Atlantide.

Viene invitato alla Biennale di Venezia.

Nel 1982 visita il monte Athos: il simandron,

il gong utilizzato dai monaci diventerà,

soprattutto durante il suo soggiorno berlinese

(1983), il segno in assoluto più ricorrente.

Gli viene dedicata un’importante mostra personale

alla Neue Nationalgalerie di Berlino.

Dal 1986 prende avvio un nuovo ciclo di

opere intitolate Kosmische Visionen: le immagini

vengono costruite intorno a un asse verticale,

segno dell’albero del mondo. Questo

ciclo prelude alla serie degli Alberi iniziata nel

1988, delle Ascensioni (1989) e della serie intitolata

Foresta di vetro, opere di piccole dimensioni

dove il supporto è costituito da fogli di

carta vetrata. Nel 1990 inizia una nuova serie

d lavori, dedicata all’orizzontalità e intitolata

Emblematische Blumen a cui segue la serie

intitolata O sporos(seme): la forma allungata

del seme richiama la mandorla di luce tipica

della tradizione cristiana ortodossa. Nel 1992

ritorna, con il nuovo ciclo intitolato Soff i di

luce a opere di piccole dimensioni: sono piccoli

dittici dove un elemento dipinto è affiancato

a un altro a collage che richiamano le “icone

portatili” o da viaggio caratteristiche della tradizione

bizantina. Luciano Bartolini scompare

prematuramente nell’aprile del 1994

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Nello studio di via Toscanella, Firenze 1982. Foto di Verita Monselles
Nello studio di via Toscanella, Firenze 1982. Foto di Verita Monselles
A Bhaktapur, Nepal, 1977
A Varanasi, India 1975
A Quintole, Fiesole 1970
Al Colle di Settignano, Firenze 1977
Alla Fortezza di Jodhpur, India
In Val di Pesa, Firenze
In Nepal, 1975
Con Gian Domenico Sozzi, Monastero di Vatopedi, Monte Athos, 1982
Al Palazzo di Cnosso, Creta, 1978
A Venezia, 1980
Alla Scuola Elementare di Fiesole, 1954
A Castiglione della Pescaia, Grosseto, 1949.